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“Non ci serve un virus, ci serve...
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Eutopia-Poteressere (27a ora corriere.it, 8 Ottobre 2020) Eutopia-Poteressere è un progetto di arte rigenerativa. Noi possiamo essere autrici della nostra vita e del nostro intorno. Dio ha creato il mondo con dieci parole, ci raccontano, tra queste ne mancava una e mi domando, quale sarebbe il nostro rapporto con l’esistente se invece di dare fiato alla parola morte, la mancante, avessimo usato rigenerazione? Cesserebbero tutte le nostre paure, consapevoli del ciclo della materia, delle nuvole e delle foglie che siamo già state e saremo. Vedremmo tutto con altri occhi ed è da qui che vedo, davanti a mucchi di scarto, una montagna di bellezza e possibilità, vedo tra i fili i tratti delle immagini che diventeranno. Questo mi fa cercare, davanti a donne che subiscono violenza, buone pratiche per rigenerare il loro valore. La parole è potente quando diventa azione attraverso le nostre mani, così abbiamo trasformato sacchi e sacchi di rifiuti in un filo che è misura, legame, strumento e nelle mani ad arte diventa racconto per generare “infiniti mondi”. Abbiamo lavorato insieme per un anno in una casa protetta del centro antiviolenza Butterfly di Brescia. Ed è con gioia che dedico questa exibition alle donne che hanno voluto lavorare a questo progetto. I loro autoritratti sono la prova tangibile della nostra capacità creativa e rigenerativa. Ora su commissione si possono realizzare arazzi e ritratti, una reale possibilità di autosufficienza. Siamo a Venezia alla Domus Civica in calle delle Sechere 3082, fino al 28 ottobre. (Patrizia Benedetta Fratus) –> LINK ALL’ARTICOLO...
I Girasoli di sab 29/08 A CURA DI: TIZIANA RICCI –>SENTI L’INTERVISTA<–...
Corriere Veneto (Agosto...
L’artista sceglie materiali di riciclo per rappresentare violenza e mito. (Il Giornale di Vicenza, 28 Agosto...
Gli Arazzi di Fratus di Francesca Pini (Corriere della Sera, 28 Agosto...
Un dialogo fra mani e gesti, azioni di protesta e affermazione. Brescia Oggi, 28 Agosto...
Patrizia Fratus – Tra arte e realtà: laddove arriva il filo rosso della vita leggi l’articolo qui ...
La sostenibilitа strutturale di Chiara Antille (Exibart Gennaio-Marzo 2020) ESISTE UN REALE MADE IN ITALY CHE ATTENDE SOLO DI ESSERE RINTRACCIATO. PER ESEMPIO QUELLE DELLE SETTE AZIENDE DI CALZETTERIA DI BOTTICINO, IN PROVINCIA DI BRESCIA, CHE LO TSUNAMI DELLA DELOCALIZZAZIONE NON HA NEANCHE SFIORATO. VI RACCONTIAMO LA STORIA DI Dè PIO. >LEGGI ESTRATTO IN...
https://www.giornaledibrescia.it/foto-e-video/una-flotta-per-l-infanzia-1.3436506...
Trame eutopiche di una “a-matrice” 14 DICEMBRE 2019, MICHELE VENTURINI >LINK< Per l’artista bergamasca Patrizia Fratus il segno è valore di un processo identitario che si raccorda alla Storia ed al Mito che attraverso di esso si declama. Il gesto che lo genera diviene autore del significante che accosta ognuno di noi al tempo che lo ha preceduto sino al senso profondo dell’esserci nel ruolo di creature umane nel processo naturale dell’evolversi. Negli spazi nuziali di colei che porta il nome del mito della tessitrice “Penelope” e che oggi è legato all’insegna dello stile internazionale nella moda di frontiera, nella città della Leonessa, approda la visione progettuale di questa significativa rappresentante dell’arte relazionale ed il suo pensiero sulla donna e sulla creatività come necessità di esprimersi nell’abbraccio al sociale attraverso grandi tableaux di maglia evocativi del ruolo di “Eva” nella storia. Non tanto il 15 dicembre o il luogo (Brescia) come start dell’azione, ma il significante che dal nome Penelope emerge portando alla penetrazione nell’universo di Fratus per un quesito spaziale nel telaio della polis tra patriarcato e matriarcato. La vicenda mitologica di Penelope e Ulisse ci viene narrata da Omero nell’Odissea; Ulisse, partito per la guerra di Troia, viene atteso per anni dalla fedele moglie, la quale, minacciata dai Proci, promette che avrebbe contratto un nuovo matrimonio solo al completamento del sudario per Laerte. Penelope però, simbolo d’astuzia e di fedeltà femminile, di notte disfa ogni volta la tela tessuta di giorno, in modo tale che il lavoro non abbia mai fine. L’obbiettivo è quello di non sposare un altro uomo e di aspettare, fedele, il ritorno...
Donne al lavoro nell’orto-giardino contro la...
Basta Molestie: niente gogne ma fateci riconoscere i “lupi” con le maschere da angeli 15 Marzo...